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La degustazione |
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Giallo dorato brillante. |
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Naso espressivo dominato da note di agrumi e germogli di ribes nero. |
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Bocca fresca e delicatamente mentolata, prolungata da un finale salino, destinato a evolvere verso sfumature mielate e marine con il tempo. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 10 e 12°C. |
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Carna avicola mantecata con finferli, filetto di merluzzo alla mugnaia, formaggi di capra stagionati. |
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Entro il 2030 |
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La tenuta e il vino |
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Un punto di riferimento della denominazione Bandol e di tutta la Provenza: la notorietà del Domaine Tempier si spinge ben al di là delle sponde del Mediterraneo grazie ai suoi vini profondi e potenti che da quasi un secolo deliziano appassionati e intenditori.
Un successo che si deve alla famiglia Peyraud, che ha saputo rendere questa tenuta leggendaria e in epoca recente ne ha affidato la guida a Daniel Ravier, che a sua volta continua a condurla verso l’eccellenza attraverso la coltivazione biologica, la salvaguardia delle vecchie vigne e il completo rinnovo dei fût.
Oggi Tempier è celebrato soprattutto per i suoi Mourvèdre, che si distinguono rispetto ai loro pari, offrendo rossi di altissima concentrazione e armonia, realizzati con una maestria impeccabile. |
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Il Bandol Bianco 2023 si distingue per il suo carattere esotico e per la sua rotondità sensuale esaltata dall’affinamento in legno. Un bianco strutturato e raffinato, nato per la tavola, da abbinare a piatti di pesce cucinati o a carni bianche. |
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Vendemmia manuale. Vinificazione tradizionale in vasca. Affinamento per 10 mesi in foudre. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 3 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 Tenuta valutata 5 stelle nella Guide Bettane+Desseauve 2025 |
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